Il Metodo Feldenkrais® è un’esperienza somatica che ci permette di conoscere il nostro corpo nel movimento, nel gesto, nel respiro, nell’orientamento, nell’intenzione, nell’azione, nell’emozione, nello stato d’animo, nel pensiero. Soma significa corpo vivente. Somatico si riferisce alla relazione con il corpo
Il primo modo in cui sperimentiamo il mondo è attraverso la percezione che ne abbiamo in tutto il corpo. E’ la forma primaria di comunicazione interiore che elabora le emozioni, le azioni e le interazioni. Una comunicazione sensoriale e motoria che incarniamo, ossia manifestiamo attraverso la corporeità.
Il corpo rende manifesto l’invisibile, concreto l’intangibile. E’ un processo che si chiama embodiment, in italiano “incarnazione”, ovviamente con un senso diverso da quello di matrice cattolica. E’ per questo che preferisco adottare il termine inglese.
Attraverso l’embodiment sperimentiamo noi stessi in relazione e in connessione con l’ambiente in cui siamo calati momento per momento. E l’ambiente è tutto ciò che non siamo noi, dalla carezza alla sferzata del vento, dalle parole che ci rivolgono al cibo di cui ci nutriamo e via dicendo.
Il Metodo Feldenkrais non guarda il problema, l’ostacolo, la difficoltà, guarda alla risorsa che puoi mettere in azione, alla leva che ti fa fare il salto di qualità, trovando una buona relazione con il tuo corpo, apprezzandone le qualità intrinseche, l’intelligenza biologica e dandogli quella fiducia di cui ha bisogno per accompagnarti verso nuove possibilità, più soddisfacenti per te.
Non è possibile stare bene se non ci prendiamo noi per primi cura di noi, occupandoci di noi con amore.
Con il Metodo Feldenkrais puoi accedere a te stessa/o entrando in contatto con il tuo corpo vivente, conoscerlo nella sua realtà e non secondo immagini falsate, preconcetti, convinzioni. E quando il corpo è ri-conosciuto, ti garantisco che dà il meglio di sé. Non è una terapia, non è una correzione, ma i dolori passano, le tensioni si allentano, il respiro migliora, gli occhi brillano di più e la visione si amplia, i muscoli rispondono e le ossa si rafforzano… il piacere prende sempre più spazio, gli ormoni della felicità aumentano, il sistema immunitario ringrazia, la tua vibrazione si alza.
Sei pronta/o a realizzare il tuo pieno potenziale usando il movimento, la sensazione e il respiro per scoprire il tuo sé più vero?
Contattami per una consulenza telefonica gratuita
Le sequenze dei movimenti che il Metodo propone non vanno intese come esercizi tradizionali, ossia ripetitivi, perché il movimento non è fine a se stesso, ma inteso come strumento per far dialogare corpo e cervello, al fine di migliorare le abilità motorie a partire da un cambiamento neurologico, quindi radicale e autentico.
I movimenti, affinché inneschino il cambiamento a livello neurologico, vanno eseguiti:
♦ privi di sforzo muscolare e senza tensioni,
♦ in un raggio di comodità e facilità,
♦ in modo non ripetitivo, bensì con continue variazioni, differenziazioni e asimmetrie,
♦ inizialmente lenti e sempre nel rispetto del ritmo personale, anche nei cambi di velocità,
♦ con atteggiamento esplorativo, anziché orientati al traguardo, includendo tentativi, prove, errori,
♦ osservando le relazioni spaziali interne ed esterne: fra le varie parti di sé e fra queste e l’ambiente circostante,
♦ con attenzione al respiro,
♦ con l’ausilio della visualizzazione,
♦ inframmezzati da pause, fondamentali per l’apprendimento,
♦ con senso di piacere e divertimento, proprio come si diverte un bambino che esplora e impara durante il gioco, un gioco importante e serio perché fondamento per il suo agire nel mondo.
Stare senza giudizio in ciò che “è” e non in ciò che “dovrebbe essere”, “vorrei che fosse”, “mi dicono che deve essere” ci permette di imparare a muoverci al meglio in questo “è”: un presente in continuo divenire, come atto di co-creazione tra il nostro Essere e il mondo in cui viviamo.
L’obiettivo è di eliminare tutto ciò che non è essenziale e che anzi ci allontana da un agire sano; liberarci dalle convinzioni sulle nostre capacità e scoprire risorse inaspettate; riconnetterci al nostro nucleo e, di conseguenza, entrare in relazioni autentiche e gratificanti, con gli altri e con l’ambiente, per diventare artefici della nostra felicità. Il primo passo verso questo “riappropriarsi” di sé è avere l’atteggiamento curioso ed esplorativo del bambino, un atteggiamento che tutti abbiamo avuto prima che subentrassero condizionamenti culturali e sociali; un atteggiamento che tutti possiamo recuperare! Se non ci si sforza di seguire un modello, si possono scoprire le proprie possibilità di muoversi in modo più efficace non secondo principi dettati dall’esterno, ma nel pieno rispetto delle proprie condizioni fisiche, psichiche, emotive.
I movimenti del Metodo Feldenkrais propongono variazioni e combinazioni inusuali, non sono mai ripetitivi e coinvolgono contemporaneamente pensiero, percezioni, sensazioni, immaginazione, al fine di risvegliare la curiosità, mantenere l’attenzione viva e indurre nuove connessioni neurali, informare il sistema nervoso e stimolarlo ad adottare risposte più efficaci. In alcuni casi ti ritroverai a ripercorrere lo sviluppo umano del movimento, quello ontogenetico (della specie) o quello filogenetico (individuale), in altri lavorerai su un particolare, come il respiro, gli occhi, l’articolazione della mandibola, per verificare come ogni dettaglio incida sulla tua globalità, sul tuo essere intero; o ancora, ti ritroverai a compiere gesti piccoli e semplici che potrai comporre via via in azioni complete (girarti, allungare un braccio, saltare…), per sondarne tutte le possibilità. La composizione delle sequenze è infinita, come infinite sono le possibilità dell’agire umano, e si basa sulle 1000 lezioni create dal dottor Moshe Feldenkrais, geniale scienziato del Novecento, fondatore del Metodo Feldenkrais. La varietà delle combinazioni è dettata anche dalle esigenze che emergono dal gruppo nelle classi collettive o dalla singola persona nelle sedute individuali. Non si tratta infatti di una pratica standardizzata, così come non possono esistere modelli predefiniti di movimento, poiché ogni individuo ha il proprio unico modo di funzionare e di stare al mondo. Il grande valore del patrimonio che ci ha lasciato Moshe Feldenkrais è infatti nel non essere una tecnica, con parametri fissi, bensì un metodo, in continuo dialogo con l’essere umano che ha di fronte, nel qui e ora di quell’incontro.
CAM e IF durano 45-50 minuti; non serve un abbigliamento particolare, basta essere comodi. Una volta che avrai familiarizzato con questa modalità di lavoro non convenzionale, potrai adottarla in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo o situazione, in quanto efficace a partire da micromovimenti che puoi eseguire ovunque o anche attraverso la sola visualizzazione, una sofisticata strategia che è oggi adottata negli allenamenti sportivi di livello agonistico. Il fine è quello di integrare il metodo nelle azioni quotidiane.