Per chi ha disagi neurologici o disabilità e per i bambini con bisogni speciali

Il Metodo Feldenkrais può aiutare bambini con difficoltà dovuti a paralisi cerebrale, autismo, stroke, sindromi genetiche, ADD, ADHD basandosi sulla plasticità del cervello e sulle potenzialità del sistema nervoso stimolate attraverso il movimento. Riduce la spasticità, migliora l’ipotonia, così come le difficoltà di coordinazione e dei movimenti. Aiuta anche persone con malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. Tutto questo non perché si tratti di una terapia, ma perché stimola l’innata autoregolazione e autoorganizzazione del sistema corpo-cervello. L’insegnante Feldenkrais si pone come “ambiente” stimolante per il sistema intero della persona che può così sviluppare al massimo le sue potenzialità. E’ questo ad esempio il caso di bambini nati con paralisi cerebrale, che non hanno avuto l’opportunità di fare le esperienze tipiche dello sviluppo neuromotorio. Non si tratta di correggere il bambino o di forzarlo verso movimenti non conosciuti, ma di stare con “quello che c’è”, ossia con quello che il bambino sa fare, sottolineando e rafforzando le sue capacità, fino al momento in cui è pronto a esplorare strade nuove. Gli stimoli sono sensoriali e motori e tengono presente l’intero ambiente, anche familiare, affinché sia di sostegno ai progressi, oltre che agli aspetti psicologici ed emotivi. L’ambiente in fatti è inteso come tutto ciò in cui è immerso l’individuo: le manifestazioni affettive, gli spazi, la scelta delle parole, gli atteggiamenti ecc. Lo stesso vale per le persone anziane affette da patologie degenerative. L’attenzione va quindi anche ai cosiddetti caregivers, ossia alle persone vicine a chi ha bisogni speciali, spesso disorientate rispetto a situazioni dolorose, complesse e delicate.

Il Metodo Feldenkrais è personalizzato, rispettoso e mai invasivo. Tiene conto dell’unicità di ogni individuo e si basa principalmente sull’osservazione e sull’ascolto, per trovare assieme al singolo individuo la strada adatta a lui. Non ci sono limiti di età, poiché si può lavorare con neonati così come persone in età avanzata. Utilizza un tocco gentile e molto piacevole e movimenti dolci che risvegliano l’Intelligenza biologica del singolo individuo.