Per chi vuole migliorare abilità artistiche e sportive e performances professionali
Molti artisti (danzatori, acrobati, cantanti, musicisti) e sportivi si rivolgono al Metodo Feldenkrais per migliorare le loro performances e per uscire da problemi infiammatori di muscoli e tendini. Il Metodo Feldenkrais lavora sull’intero sistema corpo/mente e utilizza raffinate tecniche e strategie per raggiungere i risultati desiderati attraverso il miglioramento del controllo muscolare, della coordinazione, della propriocezione e della cinestesi. L’obiettivo è quello di muoversi con il minimo sforzo e la massima efficienza, il che permette non soltanto di migliorare le performances ma anche di farlo senza sforzi e tensioni che procurano danni muscolari, usurano articolazioni, provocano infiammazioni e dolori. Senza contare la gratificazione di riuscire a perfezionare gesti tecnici, acrobatici e artistici senza il senso di frustrazione di quando non si riesce a eseguire il movimento che si vorrebbe. Il Metodo Feldenkrais infatti non richiede di ripetere un gesto o un movimento fino a quando non lo si ha imparato, ma guida a un’esplorazione dell’intero sistema neuro-muscolo-scheletrico affinché trovi l’organizzazione migliore per eseguire il movimento. L’apprendimento organico, quello che coinvolge tutta la persona e non soltanto la mente, passa per tentativi, quindi anche errori, variazioni, pause, cambi di ritmo e molti “giochi” che coinvolgono il corpo e la sua intelligenza. Si punta anche a migliorare la respirazione, con vantaggi sia per attività competitive, sia per performances come il canto.
Il Metodo Feldenkrais è inoltre ottimo per gli sport outdoor quando la stagione fredda limita la possibilità degli allenamenti in esterno, poiché anche in periodi di scarso allenamento tecnico, le lezioni Feldenkrais mantengono e migliorano le performances. Negli ultimi tempi anche il fitness classico sta cambiando, orientandosi a un concetto più globale di movimento, chiamato funzionale, che comprende le catene muscolari e miofasciali, con un’attenzione alle relazioni tra gli aspetti motori e sensoriali, allontanandosi quindi da una visione parziale di rinforzo muscolare. Anche nel fitness si inizia a sentire il concetto di tensegrità, ossia di una struttura in cui ogni segmento è in relazione con l’altro e tutti contribuiscono all’equilibrio: muscoli e tessuto connettivo fungono da tiranti per la struttura ossea. Ne consegue che il corpo è in uno stato di stabilità che permette una mobilità ottimale e che gli arti traggono forza da un core tonico, flessibile ed elastico.